Settembre 2016: carichiamo la moto e partiamo verso il Lago di Garda, pronti ad esplorare il versante occidentale del lago, nella sua parte meno turistica e un pò più "selvaggia" rispetto al suo lato opposto.
Dopo 3 ore e mezzo di viaggio giungiamo a destinazione e scegliamo come base un piccolo albergo a Moniga del Garda, squisito e a conduzione familiare.
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Vista dalla camera |
La nostra camera è essenziale e confortevole dotata di un'ampia terrazza con un'incantevole vista lago, da cui possiamo vedere Sirmione.
Dopo esserci sistemati esploriamo un pò Moniga, piccolissima e carinissima, con il suo borghetto fortificato risalente al X sec. e le sue viuzze, da dove è possibile vedere bellissimi scorci di lago. Il porticciolo, moderno e in cui sono presenti ristoranti, bar e un bellissimo lungolago, è facilmente raggiungibile a piedi ed è stata la nostra passeggiata preferita di molte sere.
Strada della Forra SP38 |
Il nostro primo giro è stato Tremosine (percorrendo la spettacolare strada della Forra SP38), il Santuario di Montecastello e Tignale, per poi far rientro a Moniga. Degli scenari sorprendenti e spettacolari! Se già la Gardesana occidentale (la strada che costeggia la sponda lombarda del lago di Garda) è bellissima di suo, la strada della Forra (strada provinciale 38) che porta a Tremosine, nella parte iniziale è sorprendente!
Incastonata nelle viscere della montagna da cui inizialmente guardando in basso si continua a vedere il blu del lago, si incunea in una profonda spaccatura nella roccia, in cui il continuo entrare e uscire da gallerie e spaccature creano un effetto suggestivo e surreale. Un'esperienza unica... luce e buio si alternano sul percorso lasciandoci quasi disorientati. Dopo una sosta proseguiamo fino a Tremosine, un paesino incantato dalle atmosfere alpine, dove le montagne si tuffano direttamente a picco nel blu del lago... un'atmosfera sorprendente e un panorama mozzafiato!
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Tremosine |
Proseguiamo la strada della Forra, che in seguito lascia spazio a verdi vallate, fino ad arrivare al santuario di Montecastello, costruito su uno sperone roccioso a picco direttamente sul lago a circa 700 metri di altezza. Particolarissime le sensazioni avute entrando in questo Santuario, come se fosse un crocevia di energie (non è un discorso religioso, non sono credente). La tappa successiva è stata Tignale, che però ci siamo goduti poco perchè la stanchezza inizia a farsi sentire e la temperatura è molto alta. La nostra sosta in questo paese è per la maggior parte del tempo in una gelateria in una piazzetta carinissima e ben tenuta, giusto per rinfrancarci un pò prima di riprendere la strada per il rientro in albergo.
Il giorno successivo, dopo un'abbondante colazione e dopo aver fatto conoscenza con un simpaticissimo motociclista tedesco con cui siamo ancora in contatto, a piedi ci siamo diretti al porto di Moniga, curiosi di sapere dove va a finire la passeggiata di recente costruzione, che parte dal porticciolo e costeggia il lago... ritrovandoci a camminare fino al lido di Lonato e oltre. Una bella passeggiata lungo il lago, nonostante le nuvole grigie che ci sovrastano e il caldo afoso e soffocante, clima che ci ha permesso una bella camminata senza folla e/o bagnanti, culminata con l'aver trovato al ritorno un tratto di "scogliera" un pò più selvaggia in cui ne abbiamo approfittato per rinfrescarci un pò nelle invitanti acque del lago... in quest'occasione devo dire contro ogni mia aspettativa, pulite e limpidissime.
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Lago di Idro |
Il giorno successivo siamo partiti per il nostro tour dei 3 laghi: lago di Idro, lago di Ledro e lago di Tenno... con l'aggiunta del lago artificiale di Valvestino, tra la Valle Sabbia e il Lago di Garda.
Il primo che abbiamo raggiunto è il lago di Idro, che dal lato occidentale in realtà non ci ha colpito molto, nonostante una struttura che vista dalla strada ha attirato la mia attenzione (credo sia la Rocca di Anfo, sembra molto bella ma purtroppo non abbiamo il tempo di visitarla). Vedendo però lo stesso lago dalla riva orientale ci è piaciuto tanto. Bellissimo, una quiete e un atmosfera da favola; qui abbiamo conosciuto un anziano signore, molto cortese e socievole, che ci ha raccontato molte cose sul lago di Idro e sulla diga di Valvestino (ci ha spiegato persino come innaffiare bene i pomodori ed è bellissimo vedere come una persona anziana come lui si sia avvicinata spontaneamente a parlare con noi senza pregiudizi, nonostante la moto e i nostri tatuaggi. Quel gesto cordiale e spontaneo, ci ha reso felici!)
Lago di Ledro |
Mentre il lago di Ledro ci ha colpito subito: un gioiellino incastonato tra le montagne! A 650 metri di altitudine, il suo perimetro di 10 km è facilmente percorribile e di una bellezza unica. Ci hanno molto incuriosito la ricostruzione del villaggio delle palafitte e il sito archologico situati sulla riva orientale del lago (molto pittoresco) e la località "Mezzolago", più per il nome fiabesco e la sua posizione che per la località in sè.
Il laghetto di Tenno invece, nonostante la sua bellissima posizione, il colore particolarissimo e chiaro delle sue acque (ci dicono tre le più pulite d'Italia) non mi ha colpito molto, forse a causa del gran numero di persone che abbiamo trovato là a differenza degli altri laghi. Abbiato trovato affollata persino la scalinata in pietra che permette di andare al lago, non raggiungibile dalla strada.
Lago di Valvestino |
In compenso siamo rimasti stupiti dal lago di Valvestino, un fiordo che si incunea tra le ripide pareti delle montagne e che offre un panorama inaspettato e bellissimo. La diga è mozzafiato e il lago ancora di più! Una sensazione fantastica passare e ammirare quell'enorme massa d'acqua dai colori cangianti vista da sopra i due ponti presenti su di essa.
Dopo il lago di Valvestino ormai la giornata è finita, e con gli occhi pieni di meraviglie ci riavviavviamo in l'albergo.
Il giorno successivo abbiamo bisogno di vedere qualcosa di diverso così ci concediamo delle visite storiche dirigendoci verso il sud del lago di Garda, con destinazione Solferino e San Martino della Battaglia. In queste due località nel 1859 nel contesto della seconda guerra di indipendenza, l'Austria venne sconfitta e e il fatto viene ricordato in Italia per essere il primo concreto passo verso l'unità nazionale e per aver ispirato l'idea della Croce Rossa Italiana.
Torre monumentale di San Martino della Battaglia |
In queste frazioni sono presenti ossari, monumenti e musei interessantissimi. Il primo luogo d'interesse che ci colpisce in tutta la sua imponenza è la Torre Monumentale di San Martino: alta 74 metri, maestosa all'esterno e ricca di pregi artistici all' interno. La salita è un pò faticosa, ma siamo ampiamente ripagati oltre che dal panorama una volta in cima ad essa, dalla bellezza dell'interno della torre e di tutto il suo complesso.
In queste aree sono presenti anche i musei, la rocca, gli ossari e un memoriale alla croce rossa, composto da marmi provenienti da ogni parte del mondo. E' tutto molto affascinante e ben tenuto: i reperti, le descrizioni, le ricostruzioni anche multimediali ci proiettano nei campi di battaglia e l'atmosfera pesante e muta presente negli ossari è toccante... dopo questa visita storico-culturale ci riavviamo verso l'albergo, con in testa un sacco di riflessioni sull'essere umano....
Continuando la nostra esplorazione monumentale del versante ovest del lago di Garda, il giorno successivo non potevamo perderci il Vittoriale di D' Annunzio, un complesso che supera ogni aspettativa di bellezza immaginata a proposito e lascia a bocca aperta per i suoi giardini, i suoi edifici, il suo teatro all'aperto, la sua "nave in giardino", e tutto ciò che lo compone. Un luogo incantato, immerso nel verde con panorami mozzafiato, dove il culto del bello regna sovrano. La casa di D'Annunzio è incredibile e surreale, e noi rimaniamo totalmente affascinati da questa visita. Nel tragitto del rientro facciamo una breve sosta a Salò gustandoci la sua bella passeggiata lungolago.
Ossario di San Martino della Battaglia |
Il giorno successivo ripartiamo verso nord e la prima sosta che facciamo è molto vicina a Moniga... la rocca di Manerba. Io penso che non sia molto nota ed è un vero peccato perchè la sua storia e il suo panorama sono veramente belli. E' un parco archeologico e naturalistico su uno sperone roccioso proteso a picco sulla sponda sud-occidentale del lago di Garda dove, camminando in mezzo alle rovine di una fortificazione medioevale, si può ammirare uno spettacolare panorama. I ruderi del Castello sono sormontati da una grande croce, e si accede facilmente alla rocca attraverso un sentiero che parte dal parcheggio accanto al piccolo museo che attraversa il parco. Fa sempre molto caldo, ma la giornata limpida e il cielo terso ci permettono di ammirare il panorama in tutta la sua bellezza. E' bellissimo e ci soffermiamo con calma tutta la mattina dando uno sguardo veloce anche al piccolo museo. Nel pomeriggio ripartiamo sulla gardesana in direzione Limone del Garda, un paesino molto pittoresco aperto sul lago, dal fascino unico. Scopriamo che per la sua particolare posizione fino agli anni '40 era raggiungibile solo via lago o tramite le montagne ed era un pò confinato nel suo isolamento... mentre attualmente è una delle località turistiche più frequentate della riviera ovest.
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Panorama dalla Rocca di Manerba |
Il paese è famoso per le sue limonaie, visibili e coltivate in terrazzi sopra l'abitato, il suo olio d'oliva e la longevità dei suoi abitanti... ci godiamo ogni angolo, ogni scalinata che sfocia in piccole piazzette, dalle quali a loro volta si diramano viuzze magiche in spazi limitati che il sole fa fatica ad illuminare... angoli suggestivi e antiche casine che si stringono intorno al grazioso porticciolo conservano un'atmosfera unica, un'altro gioiellino di questo versante del Lago di Garda. Ormai la nostra avventura è quasi giunta al termine, e dedichiamo gli ultimi giorni a Desenzano e a Sirmione, cercando di goderci il più possibile il contatto con il lago.
Porto di Desenzano |
Appena arriviamo a Desenzano abbiamo subito l'impressione di una piccola città: nel suo bel lungo lago con tanto di porto e nella parallela strada interna c'è molta vita e movimento. Vetrine, gelaterie, locali, bar e chioschi sono molto presenti ma noi qui ci soffermiamo poco, se non il tempo di uno spuntino e una passeggiata "esplorativa". Ovviamente ci colpisce molto di più Sirmione, anche se sembra sempre molto affollata. Un antico borgo edificato su una stretta e lunga penisola sospeso in mezzo al basso lago di Garda. Arrivando al centro storico, sull'estremità nord di questa lingua di terra a cui si ha accesso solo grazie a un ponte, la prima cosa che ci sovrasta è il suo famoso castello Scaligero in perfetto stato di conservazione che sembra darci il benvenuto. Ci inoltriamo nonostante il caldo e la folla e scopriamo questo caratteristico borgo, dove si fondono storia di diverse epoche e bellezza paesaggistica. Veramente unico.
Questa nostra ultima avventura sul versante ovest del lago si concluderà il giorno dopo con il rientro a casa. Questi luoghi, a cui sono particolarmente affezionata e che ho frequentato molte volte, mi lasciano sempre bellissimi ricordi e la piacevole sensazione di "sentirmi a casa". E il solito pensiero in testa, quello di non riuscire a valorizzare abbastanza i nostri paesaggi, la nostra storia e i nostri incommensurabili patrimoni artistici e naturali, spesso sottovalutati e mal tenuti da noi italiani stessi, o addirittura ignorati non conoscendo neanche la loro esistenza.
Ciao! Bellissimo viaggio, grazie di averlo condiviso, non vedo l'ora di riuscire a prendere la patente della moto anch'io :D
RispondiEliminaGrazie a te per la lettura e il commento!! Viaggiare, scoprire posti sconosciuti e fare nuove esperienze è bellissimo, con tutti i mezzi ;)
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